Anoressia e bulimia, due gravi patologie alimentari molto diffuse

Anoressia e bulimia, due gravi patologie alimentari molto diffuse

Purtroppo oggi un numero sempre crescente di persone è afflitto da disturbi di carattere alimentare collegati in qualche modo al sistema nervoso, ed ogni giorno si scopre qualcosa di nuovo su questo argomento. Fino a qualche tempo fa erano principalmente le donne a soffrire di questa patologia, ma poco a poco anche il numero degli uomini affetti da anoressia o bulimia è vistosamente aumentato.

Sia l’anoressia che la bulimia vanno considerate come vere e proprie malattie, tra l’altro abbastanza complesse ed articolate in quanto interessano sia il corpo che la mente della persona che ne soffre; tutte e due queste patologie sono infatti strettamente connesse con il sistema nervoso, ed in molti casi purtroppo la lotta per cercare di arginarle e sconfiggerle risulta essere veramente molto lunga e dura. Pur essendo raro che ambedue queste patologie possano condurre al decesso, non sono da sottovalutare altri tipi di disturbi che esse possono causare e che aggraverebbero la situazione non di poco.

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Cenni storici ed epidemiologici su anoressia e bulimia

Bisogna fare un bel salto indietro nel tempo per cercare di trovare qualche notizia circa le prime apparizioni di questi due fenomeni medici, e più precisamente fino all’età medievale; secondo alcune autorevoli teorie infatti, risulta che anticamente le persone anoressiche erano addirittura considerate molto vicine alla spiritualità, e che attraverso i loro digiuni ascetici potevano perseguire virtù spiituali in cambio, per l’appunto, della mortificazione del corpo.

“Santa Caterina da Siena e la Beata Angela di Foligno sono due esempi di donne venerate dai credenti proprio perché anoressiche e quindi votate alla sofferenza ed alla spiritualità”, afferma lo storico Rudolph Bell, anche se questa sua teoria è basata semplicemente su supposizioni. Quello che è certo, è che fu probabilmente il medico genovese Simone Porta intorno al 1500 a formulare un primo quadro medico sull’anoressia nervosa, anche se ufficialmente la scoperta di questa patologia risulta essere avvenuta nel 1689, quando il medico britannico Richard Morton pubblicò il resoconto medico di due giovani pazienti (uno minorenne e l’altro di appena 18 anni) che rifiutavano di mangiare in assenza di patologie manifeste; Morton definì questo comportamento “emaciazione nervosa”.

Cause scatenanti di questi due gravi disturbi del comportamento alimentare

Ancora oggi nessuno è riuscito a stabilire con certezza quali possano essere le cause scatenanti di queste due patologie, ma pare certa una interazione di fattori biologici, sociali, e psicologici a far scoccare la scintilla per lo sviluppo della malattia. Sembra invece dato certo che sia l’ormone della grelina il principale responsabile di entrambi questi malfunzionamenti gastrointestinali, e che proprio un suo lavoro non corretto possa provocare direttamente inappetenza o anche obesità.

Ci sono anche forti componenti di ‘ereditarietà’ nei disturbi anoressici e bulimici, e se qualcuno in famiglia ne ha già sofferto in precedenza, la cosa potrebbe svilupparsi automaticamente a livello genetico, indipendentemente dalla volontà del soggetto stesso. A livello sociale e psicologico invece, si è notato come la probabilità di trovare un soggetto giovane affetto da una di queste due patologie sia molto più alta all’interno di famiglie dove ad esempio c’è scarsa comunicazione, freddezza nei rapporti interpersonali, incomprensione; spesso anche il non riuscire ad esprimere le proprie emozioni, o comunque altri tipi di disagio psicologico simili connessi alla mancanza di comunicazione o semplicemente d’affetto, possono avviare questo meccanismo per cui, se si può, occorre stare molto attenti.

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Primi sintomi e disturbi collegati ad anoressia e bulimìa

Una persona anoressica appare di una magrezza estrema indipendentemente dalla sua costituzione fisica, è solo una questione di volontà; anche se si trova in evidente sottopeso essa è sempre convinta che stia ingrassando e che il suo aspetto fisico stia peggiorando, due cose che inevitabilmente provocheranno forte crollo dell’autostima e depressione.

Oltre a possibili cause di ereditarietà come nel caso di un soggetto anoressico, chi soffre di bulimia presenta livelli ormonali anormali (specialmente il valore della serotonina) che producono un irrefrenabile desiderio di mangiare qualsiasi cosa rapidamente e con enorme voracità; molti studiosi hanno individuato nei mass media il principale responsabile dell’esplosione di questo fenomeno, a causa dei loro continui bombardamenti pubblicitari sponsorizzando corpi snelli agili e perfetti. Bisogna dire che, tra le due malattie, la bulimia viene considerate più pericolosa, essendo il soggetto affetto generalmente molto bravo a fingere o a nascondersi quando ingurgita avidamente tutto ciò che gli capita a tiro, non lasciando quindi alcuna traccia visibile esternamente.

Cure e trattamenti contro queste due patologie

Possiamo dire certamente senza paura di poterci sbagliare che, prima di intraprendere qualsiasi cura o di provare trattamenti di vario genere contro anoressia e bulimia, dovremmo analizzare l’aspetto psicologico di entrambi queste patologie, perché è proprio dal cervello che esse nascono; se abbiamo la sfortuna di avere in famiglia qualcuno tra i nostri cari che purtroppo ne soffre, la prima cosa da fare è sicuramente mostrargli affetto e comprensione, stargli molto vicino e permettergli di esternare le proprie emozioni ed i propri sentimenti.

Poco a poco poi, e con una lenta ma costante azione di convincimento, deve iniziare una implacabile azione persuasiva volta a tirar fuori dal paziente quell’amor proprio e quell’autostima che, indipendentemente dalla sua volontà, aveva perso qualche tempo prima.